Il rumore del silenzio

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23/02/2020

Quanto rumore facciamo ogni giorno nel nostro cuore? Quanti muri abbiamo costruito attraverso l'arte del 'non detto'? Quanto rumore esiste dietro ogni nostro silenzio? 

Silenzio e rumore, due ossimori, due parole opposte, due atteggiamenti antitetici che utilizziamo per vivere e per comunicare. Ma, se il rumore è spesso sinonimo di frastuono, vivacità, a volte anche di fastidio, il silenzio è, invece, l'arma prediletta, una freccia che può essere scoccata anche da chi arciere non è. Si rimane in silenzio per l'incapacità di comunicare, spesso per minaccia o per indifferenza, o ancora per rispetto, per rilassarsi. Insomma, il silenzio sembra essere la giusta risposta per qualsiasi situazione noi viviamo

Benché alcune volte il silenzio sia fondamentale, altre volte, invece, ci danneggia in un modo talmente flebile che nemmeno ce ne accorgiamo. Il silenzio è, infatti, il mezzo fondamentale dell'incomunicabilità in primis con se stessi e, poi, con la vita che ci circonda. Il silenzio non dà modo di esprimere i propri sentimenti; innalza muri, muri che diventano così forti da non poter essere più abbattuti. 

La canzone di Diodato, vincitore di Sanremo 2020, è una spinta per tutti noi. È un invito a comunicare, a parlare, ad esprimere tutto ciò che pensiamo e sentiamo. È un invito a non rifugiarsi dietro le maschere del 'non detto'

Diodato infatti dice : 

Ma fai rumore, sì

Che non lo posso sopportare

Questo silenzio innaturale

E non ne voglio fare a meno oramai

Di quel bellissimo rumore che fai

Diodato


Molto spesso, infatti, fingiamo di non sentire il rumore che abbiamo dentro, lo scansiamo, come fosse un mostro da combattere e abbattere. Ma questo non ci aiuta, perché il rumore non scompare, anzi. Il rumore rimane, ci segue, perché vuole essere capito e ascoltato. La nostra stessa vita è rumore, rumore che ci scalpita dentro e si mostra attraverso le emozioni di gioia o paura che siano. Il rumore è parte di noi stessi. È il silenzio che, inutilmente, tentiamo di sentire e vedere. 

Accogliamo, quindi, tutti i rumori che abbiamo dentro; solo così potremo amarci e amare. Il rumore, infatti, è vita. Vita che troppo spesso si confonde e infonde nel silenzio