Il moderno dell'antico

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07/07/2019

Nella società di oggi esiste un vero e proprio tabù sulla cultura antica e sulla sua importanza, in quanto ingenuamente pensiamo che non serva. Spesso usiamo parole come fortuna, fobia senza capirne l’origine e il vero significato. La cultura antica, invece, è il caposaldo di tutte le culture, la maestra che ancora oggi è viva in mezzo a noi. Potremmo infatti imparare a conoscere meglio la società che ci circonda se solo conoscessimo il fantastico mondo antico. 

Sembra strano ma gli antichi, quanto a pensiero e opere artistiche erano di gran lunga avanti a noi. Per esempio usavano il termine “società della colpa” per designare quel tipo di società in cui l’individuo si sentiva pienamente responsabile delle proprie azioni e, pertanto, qualsiasi mala azione avrebbe signficato la sua vergogna; perciò aveva paura di agire perchè potenzialmente giudicato dagli altri. Quanto è attuale ciò ancora oggi? Quanti non si sentono pienamente liberi di agire perché bloccati dal giudizio che ne potrebbe scaturire? Tanti credono che queste culture siano ormai “morte”, ma ne siamo sicuri? 

L’antico non è altro che la strada sulla quale il moderno si è creato. Il modo in cui noi oggi viviamo è proprio una proiezione dell’antico. I greci avevano compreso che le azioni umane non erano solo razionalità ma esisteva quell’attimo di dementia, come la chiama Virgilio nelle Georgiche, che ci porta ad agire impulsivamente, a diventare quasi folli. Per spiegare questo i greci hanno inventato la tragedia, separando il piano oggettivo da quello soggettivo, il piano intenzionale da quello dell’azione e lo spettatore, potendo seguire la storia da entrambi i piani, umano e divino, per così dire, riconosceva il limite umano. E cosa conta davvero anche oggi? Conta l’azione, non l’intenzione. Per esempio Edipo, allontanandosi da quella che lui considera la sua casa, pensa di fare del bene, invece scappando uccide il vero padre e sposa la madre. Quante volte siamo intenzionati a fare del bene ma le nostre azioni risultano totalmente diverse? Questo perchè, sempre a detta dei greci, l’uomo non può conoscere tutto, non è padrone di tutto ma vive nella sua dimensione, molto limitata rispetto al resto del mondo.

Siate affamati, siate folli. Siate sempre curiosi e affamati di nuove scoperte. Osate, uscite fuori dagli schemi.
Steve Jobs

Esiste un limite, il limite della non conoscenza totale. Sembra un paradosso, no? Il mezzo con il quale l’uomo può conoscere il mondo è la ragione ma la ragione non è in grado di spiegare tutto. E allora bisogna saper solamente accettare questa condizione. Questi sono pochi dei tanti esempi che le culture antiche, greca e latina, ci hanno trasmesso. Ecco perchè il moderno è proprio il moderno dell’antico, una continua revisione di quello che è già stato detto e creato. L’invito è quello di conoscere, conoscere sempre, senza condizionamenti. Perchè, ricordate, la cultura non ve la potrà mai togliere nè impedire nessuno. La cultura è vita, vita che alimentiamo e di cui siamo i protagonisti indiscussi. E come diceva anche Steve Jobs : "Siate affamati, siate folli" perché la cultura è una grande magia e non si smetterà mai di imparare.