Insieme si può

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27/06/2021

Spesso ci sentiamo soli, molto soli. Ci rifugiamo nei nostri pensieri, nelle nostre paure, sperando che ci facciano compagnia. Forse ritroviamo noi stessi attraverso di loro. O, forse, ci perdiamo ancora di più. Ma, tutta la nostra compagnia è dall'altra parte del ponte della solitudine. Un muro divide ciò che noi siamo da ciò che potremmo essere se fossimo insieme. Il dilemma è trovare il coraggio di abbattere questo muro. E, non lasciarsi sopraffare dalla paura di cosa potrebbe essere. 

Da qualche tempo stiamo tornando alla normalità. Una normalità tanto attesa, tanto pianta, tanto sperata. Eppure, nella folla, abbiamo paura di ri-unirci. Unirci di nuovo, ritrovare quella coesione lasciata lontano. Ma questo è un treno, che si sta fermando proprio davanti a noi. Ogni vagone è lo specchio di un pezzo di realtà che ritroveremo. Salire o non salire? Anche questa è una scelta, come ogni bivio della vita. Aver paura è assolutamente normale, umano. Chi non ha paura? Però, lasciarsi bloccare dalla paura non ci permette di muoverci, di andare avanti. La paura scrive la storia della nostra vita al nostro posto, illudendoci di poter decidere cosa fare, quando farla e come. 

"Carpe diem" direbbe Orazio: cogli l'attimo. Vivi ciò che puoi, quanto puoi. Vivi e vai avanti. Schiva i colpi della vita, accetta la sua ironia, falle un sorriso e continua a camminare sul percorso che stai costruendo. Eppure, noi siamo uomini e il cammino della nostra vita si intreccia con quello di tante altre vite. Anche quando crediamo di essere soli, persi, spaesati, non lo siamo affatto. Basta guardarsi intorno, passeggiare per le strade, per i vicoli: si sente la frenesia della vita stessa che ci unisce; un filo legato al polso di ciascuno di noi. È invisibile però, nel buio, nel nostro buio, si illumina e ci illumina. 

Infatti, possiamo esistere e dare senso alla nostra esistenza solo in presenza di chi ci dà senso, di chi riconosce le nostre ferite e se ne prende cura. La cicatrice la costruiremo sempre e solo noi ma, insieme, è possibile capire come costruirla. L'unità è la chiave di ogni traguardo, ogni obiettivo, ogni sogno. L'unità è la chiave di ogni battaglia che viene portata avanti. Lo sperimentiamo soprattutto in questi giorni: le piazze che si tingono di colori arcobaleno ci ricordano quanto siano importanti gli ideali per cui ci battiamo. Perché

È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme.
Goethe

Il fare ci permette di crescere, maturare, migliorare, sperimentare. Il fare è la più grande arma che abbiamo per costruire ed educare un mondo migliore. Se da soli abbiamo solo due braccia, insieme ne abbiamo mille. Se da soli parliamo al singolare, insieme parliamo al plurale. Insieme si può fare di più. Insieme si può sognare più in grande. Insieme possiamo ritrovare noi stessi e il nostro mondo, la magia che è riunirsi. E, ricorda, un moscerino non può fermare un rinoceronte, ma un milione di moscerini può almeno fargli cambiare direzione. Il primo moscerino sei tu, trova il tuo milione e insegui i tuoi obiettivi. Non sei solo.