Il mito della vita
Cosa sono i miti? Come sono stati costruiti? In che modo rispecchiano la nostra realtà? Quanto di mitico c'è nella nostra vita?
La parola "mito" deriva dal greco "μῦθος" e rappresenta una storia al centro tra sacro e profano, tra la vera vita e quella fittizia. Fin dall'antichità i miti divennero lo strumento attraverso il quale spiegare l'origine del mondo o le più celate passioni dell'uomo. Furono lo strumento che permetteva di conoscere l'uomo in tutte le sue sfaccettature, a 360°. Questo perché il mito spiega il senso della vita senza spiegarlo realmente, illumina davanti a noi la strada da percorrere senza pretendere che noi la prendiamo. Il mito parla della vita e alla vita, ad ogni uditore che vorrebbe imparare a viverla pienamente.
Il mito parla di eroi ma non eroi qualunque; parla di uomini come noi che hanno espresso la loro vera natura senza vergognarsene, che hanno messo davanti ad ogni sofferenza la forza di rinascere, che hanno fatto del dolore il loro più grande pregio; parla di uomini che hanno amato, ma anche pianto, che hanno sbagliato ma sempre per una ragione. Il mito parla a noi perché siamo uomini e ci interessiamo alla vita, perché sappiamo ascoltare, soffrire e gioire insieme.
Il mito ci ricorda le nostre più intime fragilità, quelle che non siamo in grado di rivelare nemmeno a noi stessi e che dovremmo, invece, accettare.
William Somerset Maugham disse che:
La tendenza al mito è innata nella razza umana. È la protesta romantica contro la banalità della vita quotidiana
Se ciascuno di noi provasse a vedere quanto di mitico esista nella propria quotidianità, si accorgerebbe che è pieno. La ragione? Il mito è, infatti, la parola che viene data alla quotidianità, al piccolo, al segreto. Il mito è quotidianità, il pezzo fondamentale del puzzle della nostra vita.
Non a caso guardiamo ai miti, siano essi persone, o semplicemente oggetti, per far uscire il meglio di noi stessi. Noi stessi siamo un mito, un mito unico ed inimitabile che vale per la vita.