di Antonella Natalia Mecca

Cosa ci riserva la vecchiaia? Riusciamo a fare i conti con noi stessi oppure cerchiamo ancora di sviare la vita? Siamo pronti a rispondere ai nostri dubbi in una corsa contro il tempo? Sono le domande con le quali Cesare Annunziata odia fare i conti. 

Settant'anni, uomo solitario, cinico e di poche parole. Ma l'apparenza nasconde sempre una grande verità. Ed è quella che Cesare racconta, senza nemmeno accorgersene. 

Attraverso le sue parole Lorenzo Marone ci porta nei meandri più profondi della vita; lì dove spesso mettiamo da parte il coraggio per far vincere la paura, “una vocina inesistente e fastidiosa che più la lasci e più ritorna. Eppure sai che cosa ho capito? Che in realtà quella vocina sta facendo solo il suo lavoro, tenta di salvarti da te stesso, ti vuole avvertire che, se non ti muovi, ben presto le cose dentro di te inizieranno a marcire.”

Cesare è un uomo che ha sempre cercato di raggirare la vita, prendendola con leggerezza e senza troppe paranoie, "pur di non raggiungere l'obiettivo che lo terrorizza". Ma è davvero questo il giusto modo? La vita, proprio in vecchiaia, gli riserva la sfida più grande: scoprire le verità scomode; un cammino tortuoso che lascia spazio all'angoscia e alla rabbia. Troppo spesso, infatti, rimaniamo ciechi davanti ai richiami velati delle persone che ci circondano. Non sappiamo ascoltare le loro paure e curare le ferite aperte. Continuiamo, in solitudine, a masticare rancore, innalzando muri imbattibili. Ma quando arriva l'occasione per riscattarsi con se stessi a Cesare non resta che coglierla. È un nuovo sogno che si presenta alla porta "ma solo se ti sei preso la briga di invitarlo. Altrimenti puoi star certo che la serata la passerai da solo." 

I sogni qualche volta si presentano alla tua porta, ma solo se ti sei preso la briga di invitarli. Altrimenti puoi star certo che la serata la trascorri da solo.

Lorenzo Marone

E quando tutto sembra perduto, quando ti ritrovi steso sul pavimento, faccia a faccia con la terra e con il suo freddo, privo di speranze comprendi l'importanza di" tentare di essere felici" e combattere per esserlo. E con i suoi insegnamenti Cesare Annunziata trasmette tutta la grandezza dell'essere umano, senza filtri né maschere. Una grandezza che non si priva delle sue fragilità.