Geografia di un dolore perfetto
4' di lettura
04/02/2024

Geografia di un dolore perfetto

di Enrico Galiano
Genere: Letteratura e narrativa Prima pub.: 2023
Formati disponibili: Cartaceo,Ebook Link Amazon
Scheda libro completa

Geografia: quella bellissima materia che elude tutti i confini del mondo, che ti spiega tutti i confini del mondo. Geografia: quella bellissima materia che parla di luoghi, luoghi che sono tali proprio perché, ad abitarci, ci sono le persone. Pietro ne sa un bel po’, di geografia. Ne sa così tanto che ha trasformato la sua passione in lavoro, diventando professore universitario. Ma, la geografia dei luoghi non è la geografia della vita. Quando meno te lo aspetti, quel vulcano che avevi considerato ormai spento da tanti anni, troppi anni, torna ad eruttare. Erutta, e non lo puoi fermare. Non lo puoi fermare, se non fermi prima te stesso. Non lo puoi fermare, se non sei tu, il primo, a fermarti. 

Un bel giorno d'estate, nel pieno delle vacanze con sua moglie e suo figlio, a Pietro arriva una chiamata: è una chiamata che attraversa l’oceano, per dirgli che una persona a cui tiene sta male. È una persona che non vede da tanti anni, che non sente da troppi anni. È la persona che ha incessantemente cercato, da bambino, per completare l’atlante di geografia iniziato insieme. È quella persona che rimaneva in silenzio dietro la cornetta del telefono alzata, per paura di rispondere. È quella persona che se ne è andata dal suo mondo troppo presto, ma è anche la stessa persona che gli restituiva il suo mondo, la sua passione, quando la solitudine si faceva troppo presente, e diventava troppo pesante da sopportare. 

Pietro decide di partire, da solo. Da solo, ma con la sua coscienza a fargli compagnia. Da solo, ma con le sue paure a fare da sfondo. Da solo, ma con i suoi fantasmi pronti a rivelarsi. Da solo, ma con tutta una vita con cui fare i conti. Da solo, per cercare di vedere viva l'ultima persona che può far rimanere vivo anche lui. Deve sorvolare l’oceano atlantico, arrivare a Tenerife, correre perché riesca a rivedere suo padre. Colui che gli ha dato la vita, ma che gliel'ha anche tolta. Colui che sapeva riconoscerlo, ma che non riusciva ad ascoltarlo quasi mai per davvero. Perché, per quanto un padre si sforzi di essere perfetto, sarà sempre imperfetto. Imperfetto con le sue imperfezioni, con i suoi sbagli, con la voglia di proteggere la cosa più bella, delicata e preziosa che possa mai avere: un figlio

Nessuno insegna ad essere genitori, così come nessuno insegna ad essere figli. Si è figli con la paura di sbagliare, di deludere, di mostrare le proprie emozioni, di voler essere riconosciuti con le proprie emozioni, per le proprie emozioni. E, si è genitori esattamente allo stesso modo: con la paura di sbagliare, di deludere, di mostrare le proprie emozioni. Il rapporto tra genitori e figli è spesso un girotondo, dove ognuno incontra l'altro, scappando da sé stesso. Un po’ come ha fatto Pietro. Aveva imposto, e si era imposto la sua verità, il suo modo di pensare, fermo e deciso. Niente poteva scalfirlo, o smuoverlo. Fino a che, a smuoverlo, è stata proprio la chiamata dell'altro, di suo padre, la persona che desiderava tanto incontrare, ma che aveva evitato per gran parte della sua vita.

 Quando ti trovi a fare i conti con la mortalità della vita, fai i conti anche con la tua, di mortalità. Perché, la mortalità della vita ti pone davanti ad una grande verità

Scappare da noi è molto, molto più facile che scavare dentro di noi.
Enrico Galiano
 

A scappare, non ci vuole poi così tanto: è quello che Pietro ha fatto per tutta la vita. Scappare dai fantasmi che lo costringevano a rimanere ancorato al passato, a cercare di capire la verità su suo padre, e a non raccontarsi solo la sua, di verità. Scavare, invece, presuppone che ci sia la forza, per farlo. È scavando che trovi versioni di te sempre nuove e diverse. È scavando che ti butti in faccia la terra, mangi la polvere delle tue insicurezze, asciughi le lacrime dei tuoi sacrifici. È solo scavando che arrivi a toccare con mano la forza dei tuoi desideri, dei tuoi sogni magari infranti, delle tue certezze su cui ti sei tanto cullato

Pietro ha circonciso un dolore perfetto, nel caldo di Tenerife, nella solitudine dei suoi paesaggi preferiti: il dolore di chi, solo alla fine della vita dell'altro, scopre quanto bene voleva all'altro. Pietro è lo specchio di tutti noi, della paura che abbiamo di ascoltare noi stessi, e del richiamo della vita quando, per troppo tempo, siamo stati i primi a tradirci. Pietro è il simbolo di un viaggio fatto non solo per incontrare l'altro, ma soprattutto per rincontrare sé stesso. Per ritrovare quelle stelle che brillano solo di notte, ma che, anche di giorno, al buio, ci dicono sempre dove andare. 


Pro e Contro


Intenso
Ben scritto
Emozionante


Voto Libro

4.5 / 5